CONGELAMENTO CON AZOTO LIQUIDO PER LO SCAVO DELLA GALLERIA DI BANCHINA DELLA STAZIONE
DESCRIZIONE
La Stazione Garibaldi della Metropolitana di Napoli, costituita da un pozzo centrale e da quattro gallerie di banchina scavate con sistema tradizionale, è stata la prima ad essere affrontata in una situazione geoidraulica assai severa. I seguenti aspetti hanno reso difficili gli scavi delle gallerie:
– il forte battente di falda (oltre 20m in chiave calotta)
– la velocità non trascurabile dei flussi di falda
– gli scavi realizzati all’interno di una formazione di tufo vulcanico di buona consistenza, la cui omogeneità era però interrotta da fenditure di scorrimento subverticali (“scarpine”), caratterizzate da un notevole grado di permeabilità
– presenza di una formazione di pozzolane di scarsa consistenza e alta permeabilità appena al di sopra del tufo
– 50m di lunghezza delle gallerie.
Per il consolidamento e l’impermeabilizzazione dei cavi, si è optato per il trattamento di congelamento. In particolare, il congelamento con salamoia non è stato in grado di fornire al guscio congelato l’omogeneità e lo spessore necessario per uno scavo sicuro; è risultato quindi necessario l’utilizzo dell’azoto liquido per la fase di congelamento, seguito dalla salamoia nella fase di mantenimento.
DATI
Luogo: Napoli (Na)
Cliente: MM
Anno: 2004÷2006
Servizi: Progettazione, Assistenza D.L.
Settori: Geotecnica
Importo lavori: €