RICOSTRUZIONE DEL TEATRO “LA FENICE” DI VENEZIA

FONDAZIONI DELLE NUOVE STRUTTURE E SCAVI SOTTO FALDA

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DESCRIZIONE

Il Teatro, distrutto nel 1996 da un incendio, è sorto nel XVIII secolo su un’area di Venezia già all’epoca intensamente urbanizzata.
Il sottosuolo è dunque interessato da vecchie fondazioni murarie di edifici che non esistono più, palificazioni in genere di antiche strutture, fondazioni e palificazioni ancora operanti a sostegno delle murature del teatro che devono essere conservate; terreni di riporto di ogni tipo relativi ai vari interventi che si sono succeduti nel tempo.
La ricostruzione, secondo il progetto di Aldo Rossi, prevedeva la creazione di spazi nuovi sotto il livello del mare (alta marea a quota +1,40 m s.l.m. per cui il battente idraulico sul fondo scavo in fase provvisoria può anche superare i 4 m) ed in fregio alle fondazioni su pali di legno delle murature perimetrali da conservare, il tutto allo scopo di ricavare depositi e locali tecnici.
Dovendo intervenire in ambiti molto ristretti e in adiacenza alle vecchie murature, in una situazione molto delicata data la loro notevole altezza (20-25 m), è stato adottato il sistema della “berlinese diaframmata con elementi plastici”, e micropali metallici portanti (tubfix). All’interno delle aree di maggior approfondimento degli scavi sono stati realizzati fondelli impermeabili eseguiti con jet grouting bifludo.
La berlinese ha assolto tre diversi compiti:
1) funzione statica di sostegno delle pareti di scavo tramite i tubi metallici verticali;
2) funzione di fondazione dei pilastri delle nuove strutture, per mezzo dei pali metallici tubfix dotati di bulbi portanti;
3) funzione di impermeabilizzazione laterale dello scavo, mediante pali realizzati con miscele elastoplastiche e inglobanti quelli metallici.
Le caratteristiche di deformabilità delle miscele plastiche consentono di incassare, senza che si verifichino fessurazioni, gli spostamenti differenziali degli elementi metallici della berlinese conseguenti agli scavi (garantendo così la tenuta idraulica del diaframma).
Tutto ciò ha richiesto: una fase preliminare di indagini geotecniche e di monitoraggio della falda e delle strutture esistenti; studi approfonditi sull’impatto delle lavorazioni geotecniche nei confronti della conservazione delle vecchie murature; calcoli di verifica relativi alla stabilità degli scavi a breve ed a lungo termine; specifiche tecniche molto dettagliate per ciascuno degli interventi geotecnici previsti; prove sui materiali e sulle miscele impiegate; costante monitoraggio di tutte le vecchie murature (inclinometri e fessurimetri collegati a sistemi di acquisizione automatica, livellazioni topografiche di precisione).

DATI

Luogo: Venezia (VE)
Cliente: Holtzman, Romagnoli
Anno: 1997÷2001
Servizi: Progettazione, Assistenza D.L.
Settori: Geotecnica
Importo lavori: