RICERCA E MESSA A PUNTO DELLE RESINE PER IL SOLLEVAMENTO DEI BLOCCHI DI ARENARIA
DESCRIZIONE
A seguito della costruzione della nuova diga di Assuan in Egitto (1960) le acque del Nilo avrebbero sommerso i templi di Abu Simbel la cui importanza storica può considerarsi eccezionale.
Nel 1963 l’Egitto e l’UNESCO decisero di adottare un progetto per la salvaguardia dei templi ideato dal ministero della cultura della RAU.
Tale progetto comportava il sezionamento dei templi e delle pareti di roccia circostanti in blocchi di dimensioni più o meno grandi, fino ad un massimo di 30t l’uno, che sarebbero stati sollevati e riassemblati 65m più in alto a ridosso di una collina artificiale in c.a.
Il sollevamento dei blocchi di arenaria comportava diversi problemi a causa delle caratteristiche intrinseche della roccia che si presentava particolarmente porosa, friabile e fessurata.
A causa di questa fragilità dell’arenaria, durante il sollevamento dei blocchi per mezzo delle 4 barre ancorate nella roccia, ci sarebbe stato il rischio di staccarne parti secondo piani di principali di fessurazione o di rompere la roccia lungo gli ancoraggi.
Prima del sollevamento dei blocchi risultava quindi necessario sigillare le fessure principali ed ancorare le barre con prodotti rispondenti ai requisiti di resistenza. Le prove eseguite in laboratorio prima, ed in cantiere successivamente, confermarono la validità dell’utilizzo di resine epossidiche per la sigillatura delle barre di sollevamento e di rinforzo dei blocchi e di resine poliesteri per l’impregnazione dei blocchi da sollevare.
Anche nella fase di ricostruzione fu necessario utilizzare delle resine, sia per impermeabilizzare la roccia che sarebbe venuta a contatto con il cls delle nuove strutture di sostegno dei templi, sia per ricostituire la continuità della roccia in corrispondenza dei tagli delle superfici a vista.
DATI
Luogo: Assuan (Egitto)
Impresa: Lavoro svolto come dipendente Rodio
Anno: 1964÷1966
Servizi: Assistenza
Settori: Geotecnica
Importo lavori: €